Il New York Times pubblica la bozza del documento, ancora in attesa che l’amministrazione lo approvi. Le conclusioni sono drammatiche: “Non si tratta di cicli naturali, temperatura globale ai livelli più alti da 1500 anni”
“La Repubblica” 08 agosto 2017
Le temperature medie negli Stati Uniti sono aumentate drammaticamente negli ultimi decenni, toccando il loro livello più alto da 1.500 anni. A dirlo è un rapporto federale preliminare stilato da 13 agenzie e non ancora approvato dall’amministrazione Trump. “Gli americani avvertono ora gli effetti del cambiamento climatico”, si legge in un rapporto preparato da 13 agenzie, ma non approvato dall’amministrazione del presidente Donald Trump. “Quanto il clima cambierà in futuro – si legge ancora – dipende dalle emissioni”.
Il New York Times ha ottenuto una copia riservata del rapporto, fatto trapelare dagli scienziati che temono che la Casa Bianca possa metterne a tacere le conclusioni, chiaramente in contrasto con le affermazioni del presidente Trump e in controtendenza con la scelta di abbandonare il Trattato Cop21 di Parigi sui cambiamenti climatici.
“Le prove del cambiamento climatico sono abbondanti, dall’alto dell’atmosfera alla profondità degli oceani” spiega la bozza. Si tratta di una relazione completata quest’anno e che fa parte del National Climate Assessment richiesto dal congresso ogni quattro anni.
Secondo questo documento in Usa le conseguenze del surriscaldamento globale sono già evidenti. Per gli scienziati l’innalzamento delle temperature registrato negli ultimi sessant’anni è dovuto all’azione dell’uomo. Dal 1880 al 2015 le temperature sono aumentate di 1,6 gradi Fahrenheit (ovvero 0,9 gradi centigradi) e le cause sono da considerarsi legate al comportamento degli esseri umani. Dal 1980 la situazione è addirittura precipitata con un drammatico aumento delle temperature che ha portato al clima più caldo degli ultimi 1500 anni.
Spiega il rapporto: “Ci sono evidenze che dimostrano come le attività umane, specialmente le emissioni di gas serra, sono le principali responsabili per i cambiamenti climatici rilevati nell’era industriale. Non ci sono altre spiegazioni alternative, non si tratta di cicli naturali che possano spiegare questi cambiamenti climatici”.
Il timore, però, è per il prosieguo delle ricerche. Secondo il New York Times parte degli studiosi che hanno lavorato alla relazione, ritiene che l’amministrazione Trump potrebbe bloccare le ricerche. Oltre alle già ricordate posizioni di Trump e al ritiro da Cop21, l’amministrazione ha scelto come direttore dell’Epa, l’Environmental Protection Agency, Scott Pruitt, da sempre scettico sul “climate change”. E addirittura pare che il ministero dell’agricoltura abbia chiesto ai propri funzionari di non adoperare l’espressione “cambiamento climatico”, ma di preferire altre locuzioni come “situazioni meteorologiche estreme”.
Articolo proposto da Gianni ZANIRATO
Commento:
Insomma al mondo c’è ancora una sola persona che non vuole credere al “cambiamento climatico”: Ronald Trump. Penso invece che lo sappia persino lui, purtroppo conquistare e mantenere il potere con queste balle colossali significa semplicemente consegnare ai nostri figli e ai nostri pronipoti un mondo invivibile.
Come si può essere tanto cinici e crudeli? Trump si sta candidando a divenire il più grande criminale di tutti i tempi: la sua scelta provocherà in futuro decine o centinaia di milioni di morti. A paragone di ciò che sta preparando Ronald Trump, i massacri voluti da Hitler, Stalin e Mao saranno ben poca cosa.
Il cambiamento climatico minaccia di provocare una nuova ondata di panico legato all’ambiente e all’ecologia. Finora il fardello di questa sofferenza l’hanno sopportato i poveri dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. La “fame di terra”, però, per soddisfare le esigenze di paesi densamente popolati come la Cina o poco coltivabili come quelli arabi e il timore di devastazioni dovute al riscaldamento della Terra potrebbe provocare un nuovo immenso genocidio. La mancanza d’acqua porterà a guerre terribili tra popoli poveri per conquistare ciò che indispensabile per poter vivere. L’acqua non serve solo per dissetarsi e lavarsi, l’acqua è la vita. Senza acqua non ci sono le piante, non ci sono animali, non c’è agricoltura: senza acqua l’uomo non può vivere. Prima di morire l’uomo ha una sola via: spostarsi dove ancora l’acqua esiste. Ci sono due modi per spostarsi: l’emigrazione e, se non possibile, la guerra.
Al momento il cambiamento climatico è una delle cause principali della fuga dall’Africa e dall’Asia da parte di centinaia di migliaia di persone disperate. Più avanzerà la “desertificazione” e più milioni di persone dovranno fuggire dai loro paesi.
IL MODO MIGLIORE D’ “AIUTARLI A CASA LORO”, OGGI, CONSISTE NEL COMBATTERE IL CAMBIAMENO CLIMATICO. Ovviamente, in attesa di questa decisione e sua applicazione, occorre aiutarli anche a casa nostra.
Non so se succede anche a voi, ma io quando guardo la TV e c’è Ronald Trump, sento odore di polvere da sparo e vedo il mondo grondare sangue.
di Gianni ZANIRATO
Sono persone aride di cuore e con un quoziente intellettivo particolarmente basso. Non riescono a vedere al di là del proprio naso e soprattutto credono che i problemi ambientali riguardino altri. Un po’ come chi vive in villa, mentre nelle vicinanze c’è chi vive in abitazioni costruite con materiale di recupero. Io al loro posto non vivrei così tranquillo ….