LA FINE DEI DIRITTI UMANI

Io non so che cosa abbiano mangiato i Capi di Stato all’ultimo vertice europeo. Posso solo immaginarlo: cibi raffinati preparati dai migliori chef. Allo stesso modo, non so che cosa abbiano bevuto. Ancora una volta posso solo immaginarlo: vini d’annata di alta qualità, roba da qualche centinaio di euro alla bottiglia.

Con sicurezza so che cosa hanno bevuto centinaia di migranti negli ultimi dieci giorni: acqua.

Acqua di mare.

 Malgrado siano diminuiti dell’85% gli sbarchi, il numero di morti annegati quest’anno supera il migliaio, di cui un quarto nell’ultimo mese.

È l’orgoglio di Salvini.

Finalmente c’è un uomo forte che alza la voce. Arrivano i migranti? E noi chiudiamo i porti. E vediamo cosa fa l’Europa.

Ma Salvini è come un cane che abbaia alla Luna. La Luna è indifferente ai suoi latrati.

Allo stesso modo l’Europa non fa niente. Dal vertice europeo è uscito un documento vuoto che ogni Capo di Stato ha venduto alla propria opinione pubblica come un successo, ognuno preoccupato solo di conservare il consenso in casa propria.

È una politica che porterà al disfacimento della Unione Europea. Le folle che oggi appoggiano i Capi di Stato nazionalisti si accorgeranno presto (come già fanno gli Inglesi con la Brexit) che senza l’Unione Europea siamo disarmati di fronte ai dazi di Trump, alla concorrenza dei giganti economici come USA Cina e India, al capitale finanziario, alle multinazionali che sfuggono alle tasse grazie al dumping fiscale, alla criminalità organizzata e al terrorismo, ai problemi mondiali dell’ambiente, alle mire espansioniste di Putin, ecc.

Semplicemente, ogni Stato europeo (perfino quello francese o tedesco) è troppo piccolo per competere con i colossi internazionali. Molti dimenticano inoltre che l’UE è soprattutto lo strumento per preservare la pace nel nostro continente: l’Europa è stata il più grande carnaio della storia.

Invece, per contrastare l’immigrazione, ogni Stato alza muri e chiude le frontiere a partire dagli amici di Salvini: i parafascisti del gruppo di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia) a finire col contrasto tra Germania e Austria (di cui farà le spese l’Italia: si chiama eterogenesi dei fini, conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali).

Siccome però l’attacco ai migranti paga elettoralmente, Salvini rincara con una ulteriore stretta sui permessi di soggiorno per motivi umanitari concessi, secondo lui, con troppa facilità. Di che si tratta lo spieghiamo con le sue parole: “il permesso di soggiorno per motivi umanitari è stato concesso in una varia gamma di situazioni collegate, a titolo esemplificativo, allo stato di salute, alla maternità, alla minore età, al tragico vissuto personale, alle traversie affrontate nel viaggio verso l’Italia, alla permanenza prolungata in Libia, per arrivare ad essere uno strumento premiale dell’integrazione”.

In tutta Europa è una rincorsa a negare in ogni modo dignità di uomini ai migranti. Tutto questo per difendere il paradiso della propria nazione.

Ma attenzione: le parole sono trappole. Paradiso deriva dall’antico persiano paradeiza, il recinto del giardino dell’Eden finendo poi a significare per estensione lo stesso Eden. Ma la radice è comunque recinto.

Ogni capo di Stato populista difende il suo recinto. “Prima gli Ungheresi” dice Orban in Ungheria, “Prima gli Austriaci” dice Kurtz, “Prima i Francesi” la Le Pen, “Prima gli italiani” dice Salvini, ecc. La politica nazionalista sta trasformando ogni Patria in dittatura mascherata da democrazia (democratura) dove scompaiono l’equilibrio dei poteri, la libertà di stampa, la libertà di sciopero, i diritti delle minoranze, i diritti civili ecc. Il paradiso diventerà per i cittadini, soprattutto i più deboli, una gabbia in cui resterà solo il diritto dell’appartenenza alla nazione.

Se prevale il diritto nazionale, passano in secondo piano i diritti umanitari, quei diritti che sono stati la bandiera della Rivoluzione Francese e sono sanciti dall’ONU.

RESTIAMO UMANI, come diceva Arrigoni il cooperante italiano ucciso a Gaza dagli Israeliani.

Non permettiamo che quotidianamente vengano calpestati i diritti umani. I migranti non sono da distinguere in regolari e irregolari, profughi e immigrati economici. Sono uomini, donne, bambini che muoiono.

La solidarietà nei loro confronti non è solo una questione di buoni sentimenti. Per la povera gente è una necessità politica indispensabile per difendersi dai più ricchi e dai più forti.

di Angelino RIGGIO

 

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