BEPPE GRILLO: “ IL RAZZISMO E’ UN FENOMENO ESCLUSIVAMENTE MEDIATICO”

Grillo è intervenuto sull’attualità politica affermando che il razzismo è un problema esclusivamente mediatico, insomma “un falso problema”.  E questo perché non ha digerito la manifestazione di Milano dove hanno marciato, compostamente e senza incidenti 250 mila persone contro il razzismo.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, gli ha risposto:

Caro Grillo, tu che hai fatto capire a tanta gente cos’è la partecipazione, dovresti sapere che quando centinaia di migliaia di persone sono in piazza per farsi ascoltare vanno rispettate. Mi spiace che tu, il fondatore della principale forza di Governo, liquidi questa realtà con sprezzo. Forse non ti piace quello che hai visto perché la gente di Milano non ha detto nessun vaffa?”.

Sig. Grillo, lei non ha letto o sentito nulla di ciò, ad esempio, è avvenuto nelle scuole italiane? Ci sono stati tanti episodi di razzismo e intolleranza.

Non ha sentito di bambini di colore presi a fucilate da balconi da parte di tranquilli cittadini italiani?

Non ha letto della bambina albanese insultata alcuni giorni fa a Bari dai compagni della primaria con frasi razziste del tipo: “Non ti avvicinare. Puzzi perché mangi troppa frittura anche la mattina a colazione”? Da chi imparano certe frasi se non dai propri genitori, familiari e mass media? Cioè proprio coloro che dovrebbero educare ed essere di esempio ai più piccoli.

Qualche mese fa un autista di scuolabus ha apostrofato un ragazzo di 16 anni, originario dello Sri Lanka, nato e cresciuto a Lucca, dicendogli senza peli sulla lingua “Puzzi di morto!”.

Una ragazza di colore di 15 anni a Grugliasco (Torino) su un pullman è stata presa a ginocchiate e a spintoni dai passeggieri, senza alcun motivo, mentre andava a scuola senza alcuna reazione da parte dell’autista. Solo il sadico gusto di fare del male a una ragazzina!

Ciò che è meno accettabile è quando questi episodi hanno come protagonisti degli insegnanti che avrebbero il dovere di formare le menti e le coscienze dei ragazzi che saranno gli uomini e le donne di domani. I cittadini del prossimo mondo a colori e multiculturale.

Scriviamo anche alcuni i nomi. La prof.ssa Fiorenza Pontini, docente veneta di lingue straniere, è stata licenziata a gennaio dopo frasi razziste contro i migranti del tipo “almeno morissero tutti…”. L’insegnante è stata poi reintegrata nel mondo della scuola, ma non insegnerà, per fortuna, più in aula.

Nella scuola media “Pacinotti” di Torino un insegnate è diventato tristemente famoso per aver dato del “ marocchino di merda” a un suo allievo. L’insegnante però, su decisione del GIP Luca Fidelio, è stato prosciolto dall’accusa di abuso dei mezzi di correzione con l’aggravante dell’odio razziale perché “non sarebbe emerso alcun turbamento” (ci rendiamo conto?) da parte dell’alunno.

E’ doloroso costatare le difficoltà in cui si trovano spesso i docenti quando cercano di parlare a scuola di temi come razzismo e accoglienza. E’ il caso della docente di Imperia, Laura Comollo, colpevole di essersi pubblicamente espressa in favore della vicenda di Josepha, una migrante salvata dalle acque del Mediterraneo. L’insegnante, dichiaratamente di sinistra, era stata attaccata sui social per questa sua posizione. “Mi hanno accusata di dar loro dei razzisti, ma ho risposto che un conto è mettere in discussione la gestione dell’immigrazione, un altro è augurarsi la morte di persone di colore in mare” spiegava la professoressa. Con calma e razionalità lo insegnate ha scritto: “Questo è razzismo, condito da negazionismo e da mania a nascondersi dietro un complotto. Mi auguro che nessuno cui mi rivolgevo si sentisse incluso nella categoria”.

Pochi giorni fa, a Foligno in Umbria, un bambino di colore è stato messo faccia al muro di fronte alla classe perché “troppo brutto per essere guardato”.  Mauro Bocci, docente della primaria resosi protagonista di questa triste vicenda, si è immediatamente giustificato sostenendo si trattasse di un “esperimento sociale” in favore dell’accoglienza. L’idea sarebbe stata di suscitare una reazione da parte degli altri alunni posti di fronte a un simile sopruso. Sta di fatto che, a quanto raccontano Odigie e Favour (genitori del piccolo studente), il bambino è rimasto scioccato da tale “esperimento”.

Sig. Grillo, quanti episodi sono necessari per parlare di “problema reale” anziché di “fenomeno mediatico”?

Non è semplice dare una risposta, ma sta di fatto che ognuna di queste storie di “ordinario” razzismo merita tutto l’approfondimento possibile e la relativa condanna. Quello che si può affermare con relativa sicurezza, è che messaggi politici come “prima gli italiani” non invitato certamente ad assumere comportamenti razzisti e intolleranti, ma in un certo senso li legittimano.

Non si tratta di “ordinare” un certo tipo di dinamica: si tratta di normalizzarladi fornirle un quadro ideologico di riferimento. Il pericolo è di alzare l’asticella della “tolleranza verso gli intolleranti” (per dirla col paradosso di Karl Popper). La minimizzazione del tutto – “In Italia non c’è nessun razzismo” – contribuisce non poco ad andare sempre più velocemente in questa direzione.

Sig. Grillo, ci ha veramente stufato. Questa volta il vaffa… glielo invio io sicuramente approvato da tutti gli italiani pacifisti e anti-razzisti.

Qualche lettore vuole aggiungersi?

di Gianni ZANIRATO

4 comments Add yours
  1. Premesso che occorrono regole, da rispettare, a parte di tutti, siano essi italiano o stranieri, occorre sottolineare come si vada verso una deriva in cui tutto ciò che anni fa era moralmente deprecabile, oggi non lo è più… Un ritorno a certe pulsioni che sembravano sopite, e forse lo erano, perché le generazioni passate avevano conosciuto guerra e fame. Si mettono in pericolo i cardini di una società, intesa come tale, dove sembra tornare a vivere il “mors tua vita mea”, senza alcuno sforzo per la comprensione di dinamiche complesse e di difficile gestione, che sono stupidamente bollate a furia di slogan, non facendo altro che esacerbare i problemi invece che risolverli! In tutto questo, grandi colpe le ha la sinistra, o pseudo tale, specie quella che ha visto esseri deprecabili diventare prima segretari di partito con la “rottamazione” e poi presidenti del consiglio, con l’autoesaltazione!

  2. caro grillo tu che di VAFFA nei hai dati molti, a questo punto non puoi che cominciare a raccogliere ciò che hai seminato e con il cuore che ti dico ma VAFFA

  3. Sottoscrivo in pieno quello che scrive benissimo Zanirato, ma senza usare questo brutto VAFFA, che non fa altro che aizzare anziché sedare gli animi, per di più perpetuando il motto per cui il soggetto in questione passerà alla storia (ci avevano già pensato altri in passato con il “menefrego”)… Questo non vuol dire che non lo penso, che non lo pensiamo ;-). Perché gli italiani pacifisti e anti-razzisti non sono, non saranno mai, una minoranza silenziosa. Lode all’Italia “colorata e multiculturale” di Zanirato!

  4. Sottoscrivo in pieno quello che scrive benissimo Zanirato. Non uso questo brutto VAFFA, che non fa altro che aizzare anziché sedare gli animi, per di più perpetuando il motto per cui il soggetto in questione passerà alla storia (altri come lui ci sono riusciti in passato con il “menefrego”)… Questo non vuol dire che non lo penso, che non lo pensiamo ;-). Perché gli italiani pacifisti e anti-razzisti non sono, non saranno mai, una minoranza (?) silenziosa. Lode all’Italia “a colori e multiculturale” di Zanirato!

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