Confesso che l’articolo di Gianni Zanirato sulla morte di Enrico Berlinguer mi ha commosso.
Non c’è nulla da aggiungere.
Mi piace però ricordare quanto disse questo umanissimo leader della sinistra a Eugenio Scalfari nel 1981 perché quanto ha detto allora è stato di stimolo per la nascita della Scuola di Formazione Politica (e da essa della libreria “Il cammello”, del circolo della poesia, del circolo degli autori, ecc. fino a questo giornale).
L’intervista completa è reperibile in rete. Riporto solo il passaggio principale.
“I partiti non fanno più politica. I partiti hanno degenerato e questa è l’origine dei malanni d’Italia…
Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.
Non è eccessivo dire (come diceva Berlinguer) che la degenerazione dei partiti è all’origine dei malanni d’Italia. La Politica stimola tutte le componenti del corpo sociale. In Italia c’è un grosso deficit di una classe dirigente (non solo nella politica ma, in tutti i campi) e molto dipende dal fatto che i partiti hanno rinunciato alla costruzione di una classe dirigente che deve fondarsi su ideali, impegno, generosità e cultura.
di Angelino RIGGIO