PAPA FRANCESCO: “IO CREDO CHE ETICAMENTE TUTTI DEBBANO PRENDERE IL VACCINO”

Il Pontefice dice che settima prossima farà il vaccino e commenta l’assalto al Campidoglio Usa: “La violenza non è mai accettabile”.

La Repubblica del 09/01/2021

Città del Vaticano – “La violenza non è mai accettabile”.

E ancora: “Dobbiamo imparare che i gruppi para regolari, che non sono ben inseriti nella società, prima o poi faranno queste azioni di violenza”.

Tre giorni dopo l’assalto dei pro-Trump a Capitol Hill, Papa Francesco fa sentire la sua voce.

Non cita mai il presidente uscente americano, ma dice che “questo movimento va condannato”.

Francesco decide di dire la sua in una intervista che andrà in onda domani sera al Tg5 e nella quale parla anche della pandemia, dei vaccini, dell’aborto, e di come è cambiata la sua vita a causa del virus.

A proposito degli episodi di Capitol Hill dice:

“Sono rimasto stupito…un popolo così disciplinato..la democrazia…no?…Ma è una realtà, e anche nella realtà più matura sempre c’è qualcosa che non va, qualcosa che prende una strada contro la comunità, contro la democrazia, contro il bene comune. Ringrazio Dio che questo sia scoppiato e si sia potuto vedere bene, perché così si può porre rimedio. Questo movimento va condannato, prescindendo dalle persone”.

Continua il Papa:

“Ho letto alcune cose su questo e sempre la violenza è così… Nessun popolo può vantarsi di non avere un giorno un caso di violenza, succede nella storia, dobbiamo capire bene per non ripetere e imparare dalla storia. Dobbiamo imparare che i gruppi para regolari, che non sono ben inseriti nella società, prima o poi faranno queste azioni di violenza”.

Nell’intervista il Papa spiega di credere che “eticamente tutti debbano prendere il vaccino“.

“E’ un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri”, dice.

E ancora:

“La settimana prossima“inizieremo a farlo qui ed io mi sono prenotato, si deve fare. Quando ero bambino ricordo che c’è stata la crisi della poliomelite e tanti bambini sono poi rimasti paralitici per questo e c’era la disperazione per fare il vaccino. Quando è uscito il vaccino te lo davano con lo zucchero e c’erano tante mamme disperate… poi noi siamo cresciuti all’ombra dei vaccini, per il morbillo, per quello, per quell’altro, vaccini che ci davano da bambini… Non so perché qualcuno dice: ‘no, il vaccino è pericoloso’, ma se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene, che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo? C’è un negazionismo suicida che io non saprei spiegare, ma oggi si deve prendere il vaccino”.

Nel frattempo oggi è stato L’Osservatore Romano a dare notizia della morte di Fabrizio Soccorsi, medico del Papa.

Il quotidiano della Santa Sede spiega che il 78enne era ricoverato al Gemelli per una patologia oncologica, ma il decesso è avvenuto a seguito di complicazioni al Covid-19.

Bergoglio lo aveva scelto come medico personale nel 2015. 

Fino a oggi Francesco non aveva detto nulla sui disordini americani.

Vatican News, nei giorni scorsi, aveva però ripreso le parole dei vescovi degli Stati Uniti.

Il presidente della Conferenza dei vescovi americani, monsignor José Horacio Gómez, aveva dichiarato che “questo non è ciò che siamo come americani, dove la transizione pacifica del potere è uno dei segni distintivi”.

E aveva insistito: “In questo momento preoccupante, dobbiamo impegnarci nuovamente nei valori e nei principi della nostra democrazia e unirci come un’unica nazione sotto Dio”. 

Mentre sempre sul sito della Santa Sede aveva parlato Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale dei media vaticani, spiegando che dopo Capitol Hill deve iniziare il tempo della guarigione, l’America deve “riconciliarsi, ritrovare se stessa, riprendere i valori che ne hanno fatto il simbolo della democrazia occidentale”.

L’Osservatore Romano aveva condannato l’assalto dedicando agli eventi di Capitol Hill la prima pagina e il titolo “Democrazia ferita”.

Il giornale della Santa Sede puntava l’indice proprio contro Trump: “La politica non può prescindere dalle responsabilità individuali, soprattutto da parte di chi detiene il potere ed è in grado, attraverso una narrazione polarizzante, di mobilitare migliaia di persone”.

Nelle scorse ore, ancora, erano stati i gesuiti americani a chiedere agli uomini di Chiesa di farsi un esame di coscienza.

Se ne era fatto portavoce padre James Martin: “Questo è il momento per i leader cristiani di ammettere la loro parte nella violenza al Capitol Hill.

Quando definisci le elezioni come ‘il bene contro il male’, diffami i candidati e dici che votare per un candidato è un ‘peccato mortale’, incoraggi le persone a pensare che le azioni di oggi siano morali”.

Il riferimento del gesuita era all’ala conservatrice che ha sempre sostenuto Trump e della quale è capofila l’ex Nunzio in Usa, monsignor Carlo Maria Viganò, che proprio un paio di giorni fa, quasi prevedendo quanto poteva accadere, aveva dato la sua benedizione preventiva.

In una intervista a Steve Bannon, legato anche lui a doppio filo con Trump, Viganò aveva infatti detto: “A quanti combatteranno con coraggio per difendere i diritti di Dio, della Patria e della famiglia il Signore assicura la Sua protezione”.

redazione piazzadivittorio.it

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