LA BANALITA’ DEL MALE

La morte per covid di 200 persone in un solo giorno in Germania ha risvegliato tutti.

Abbiamo riscoperto che la pandemia c’è ancora, che la stagione fredda favorisce la ripresa del contagio, che il covid colpisce di più nei Paesi a più alta densità di popolazione e dove c’è un maggior numero di non vaccinati.

Tutte cose che sappiamo, ma che avevamo rimosso nell’ansia di recuperare una normalità che siamo lontani dal recuperare a pieno.

Ci siamo assuefatti al male.

Ogni giorno, i notiziari ci dicono che i morti sono tra i 40 e i 50.

Come per questi, o i morti sul lavoro o i femminicidi, o per incidenti stradali, ecc. abbiamo finito per considerarli “normali”, una cosa trascurabile.

Questo perché non ci facciamo guidare dal pensiero matematico.

Eppure basta una semplice moltiplicazione per scoprire che, con questo ritmo, i morti saranno più di 13.000 all’anno.

Certo, durante le prime due ondate di pandemia, i morti sono stati dieci volte tanto.

Ma, avendo il vaccino a disposizione, potevamo aspettarci di più.

Ragioniamo ancora una volta in modo matematico.

Attualmente è vaccinata circa l’80% della popolazione.

Vuol dire che un 20% è a rischio di infettarsi e morire: un quinto della popolazione italiana.

Il che, tradotto in numero di morti probabili, ci porta a 26.000 rispetto alla prima e alla seconda ondata.

Se i numeri sono più bassi è solo perché la grande massa dei vaccinati e la stagione fredda non ancora iniziata, determinano una qualche protezione.

Fin qui, si potrebbe dire: “chi non si vaccina, se l’è cercata”.

Non è così.

Il problema è di carattere sociale.

La mancata vaccinazione può determinare una forte ripresa della mortalità.

Infatti i vaccini non danno una copertura del 100%, specie per i soggetti fragili.

Inoltre l’occupazione dei posti letto ospedalieri e di terapia intensiva diminuisce la possibilità di contrastare l’epidemia nascosta: cioè il numero di morti causati dalla mancata possibilità di curare in modo adeguato altre gravi malattie come i tumori e di fare interventi adeguati perla medicina territoriale e preventiva.

Per inciso, questo fenomeno ha caratteristiche di classe: il numero di mancati controlli, prevenzioni e cure per queste malattie è il doppio tra le persone a basso reddito.

Una mancata coscienza critica diffusa porta ad assuefarsi a tutto questo.

È un sistema che induce, anche persone buone e intelligenti (perfino medici!) a non vaccinarsi e a considerare “normali” 50 morti al giorno per covid (ma, come ho spiegato, potrebbero diventare molti di più).

Un bellissimo libro di Hannah Arendt, “La banalità del male”, spiega che un sistema perverso porta a un pensare comune perverso.

È per questo che il popolo tedesco si era assuefatto alle cose più orribili come lo sterminio degli ebrei.

La fine della coscienza critica è un terribile nemico da cui guardarsi (il sonno della ragione genera mostri, suggerisce un’opera di Goya).

A proposito di olocausto.

Ho trovato disgustoso il corteo di Novara dove i no-vax portavano i pigiami a righe ed erano costretti dal filo spinato.

La realtà è l’esatto contrario di quello che rappresentavano.

La libertà, che essi rivendicano, non è la libertà dall’oppressione ma la libertà di fare quello che gli pare anche a costo di causare danni (anche gravissimi agli altri).

È una concezione perversa della libertà che danneggia quotidianamente ogni campo della vita umana e che ha portato lutti infiniti nella storia.

Non a caso, i protagonisti organizzati delle manifestazioni no-green pass sono i fascisti e i nazisti di Forza Nuova e di Casa Pound.

Faccio appello alle persone buone e intelligenti (che per fortuna sono la maggioranza) che non si sono ancora vaccinate a farlo e a impegnarsi a proteggere sé stessi e soprattutto la collettività.

La lotta contro il covid sarà ancora lunga e difficile e non possiamo rassegnarci a un numero “normale” di morti.

di Angelo RIGGIO

2 comments Add yours
  1. Ottimo l’articolo di Angelino Riggio.
    Mette luce con razionalità le contraddizioni di chi non voglia ragionare con il proprio cervello.
    Libertà non è diritto di uccidere.
    Trieste è stata una zona dove recentemente i morti erano diminuiti rispetto altre parti d’Italia.
    Poi alcune manifestazioni: no vaccinazioni, no mascherina, no distanze stabilite….
    Ecco di nuovo le numerose morti. Come si fa a non credere che ci siano dei nessi tra non vaccinati e morti per covid? Assurdo.
    Io ho richiesto subito il primo vaccino ed il secondo.
    Senza dubbio mi presenterò al terzo.
    Odio la logica attendista “No Vax” che dice: prima attendo e poi agisco: mi vaccinero’ solo quando le “cavie” mi dimostreranno che la scienza ufficiale ha ragione.
    Troppi a Trieste hanno pensato di attendere i morti prima di vaccinarsi. Oggi i morti ci sono e voi No Vax che dite? Cercate di chiudere le porte alla scienza per ritornare agli untori del ‘600?
    IO STO CON LA SCIENZA!
    Gianni ZANIRATO

    1. Ottimo l’articolo di Angelino Riggio.
      Mette luce con razionalità le contraddizioni di chi non voglia ragionare con il proprio cervello.
      Libertà non è diritto di uccidere.
      Trieste è stata una zona dove recentemente i morti erano diminuiti rispetto altre parti d’Italia.
      Poi alcune manifestazioni: no vaccinazioni, no mascherina, no distanze stabilite….
      Ecco di nuovo le numerose morti. Come si fa a non credere che ci siano dei nessi tra non vaccinati e morti per covid? Assurdo.
      Io ho richiesto subito il primo vaccino ed il secondo.
      Senza dubbio mi presenterò al terzo.
      Odio la logica attendista “No Vax” che dice: prima attendo e poi agisco: mi vaccinero’ solo quando le “cavie” mi dimostreranno che la scienza ufficiale ha ragione.
      Troppi a Trieste hanno pensato di attendere i morti prima di vaccinarsi. Oggi i morti ci sono e voi No Vax che dite? Cercate di chiudere le porte alla scienza per ritornare agli untori del ‘600?
      IO STO CON LA SCIENZA!
      Gianni ZANIRATO

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