TRUMP ATTACCA LA SANITA’ IN USA

Sono convinto che la spending rewiew sia una delle cose più importanti da fare. Abbiamo un apparato statale con ampi residui feudali (che tra l’altro lascia grande spazio a fenomeni corruttivi) così che si spende troppo e con scarsa efficienza: il percorso dell’azione è spesso dall’utile all’inutile passando per il complicato.

Aveva cominciato a metterci mano Cottarelli ma a Renzi non andava bene e della spending rewiew non è rimasto niente se non tagli lineari al personale, alle forniture, alla sanità,  alla scuola. Con il magnifico risultato di aumentare l’inefficienza e diminuire la capacità di controllo della corruzione.

 

Per quanto riguarda la sanità, il settore che meglio conosco, i tagli stanno causando costi sempre più alti dei ticket, diminuzione delle prestazioni in quantità e qualità, difficoltà degli operatori sanitari a tutti i livelli dai medici agli infermieri, ecc. Fa rabbia perché, coinvolgendo gli operatori e ripensando la sanità adeguandola a un mondo che è cambiato rispetto a 40 anni fa quando è stato introdotto il Sistema Sanitario Nazionale, si potrebbe dare una sanità di qualità con due terzi della spesa attuale.

 

Per quanto abbia dei problemi però il SSN italiano consente una delle migliori protezioni sanitarie al mondo.

 

Negli USA la sanità è basata su un sistema assicurativo che permette di avere cure adeguate solo ai più ricchi. A volte nemmeno a quelli: ricordo il caso di Christopher Reeve, l’attore che ha impersonato SUPERMAN al cinema: rimasto paralizzato dopo una caduta da cavallo, per il protrarsi delle cure,  rischiava di restare senza assistenza sanitaria se non fossero intervenuti altri attori ad aiutarlo finanziariamente.

A questa situazione incivile ha cercato di porre rimedio Barack Obama lanciando la sua riforma sanitaria. Non si tratta di un vero e proprio Servizio Sanitario Nazionale, che in USA verrebbe bollato come socialismo, essendo sempre basato su un sistema assicurativo privato. Con tutto ciò ha comunque consentito a più di 32 milioni di statunitensi di accedere alle cure sanitarie. Si tratta di un sistema complesso che, esemplificando, si può dire così: lo stato federale interviene per integrare la cifra che le persone meno abbienti devono alle assicurazioni.

Donald Trump, che ha subito aumentato le spese militari, ha cercato ripetutamente di affossare l’Obamacare (come è detta la riforma sanitaria di Obama). Per tre volte ha fallito avendo contro gli stessi parlamentari del Partito Repubblicano.

Per aggirare il voto democratico, ha fatto ricorso al suo potere esecutivo e ha cancellato i sussidi governativi alle assicurazioni sanitarie per i cittadini a basso reddito. A questo punto o le assicurazioni si rifaranno sui cittadini o peggioreranno la qualità e la quantità delle prestazioni o rescinderanno il contratto assicurativo.

E’ un danno di sostanza molto grave.

E’ un danno anche di forma.

Personalmente sono stufo di questi bulli che cercano sempre di forzare gli strumenti democratici con la prepotenza.

Di Angelino RIGGIO

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