Il bonus fiscale è stato introdotto nel 2014, con il Dl n.66/2014
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DECRETO-LEGGE 24 aprile 2014, n. 66 (GU n.143 del 23-06-2014)
Art. 1
Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati
- In attesa dell’intervento normativo strutturale da attuare con la legge di stabilità per l’anno 2015, (nel quale saranno prioritariamente previsti interventi di natura fiscale che privilegino, con misure appropriate, il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico,)…… al fine di ridurre nell’immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro e nella prospettiva di una complessiva revisione del prelievo finalizzata alla riduzione strutturale del cuneo fiscale, finanziata con una riduzione e riqualificazione strutturale e selettiva della spesa pubblica,……… è riconosciuto un credito, che non concorre alla formazione del reddito……
- omissis…
- Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano per il solo periodo d’imposta 2014.
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Come risulta dal testo del decreto, il bonus è nato come provvedimento provvisorio “in attesa dell’intervento normativo strutturale da attuare con la legge di stabilità per l’anno 2015” con l’obiettivo di privilegiare “il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico” (N.B. il grassetto è nel testo della Gazzetta Ufficiale). Ma la Legge di Stabilità 2015 e le Finanziarie successive fino ad oggi hanno confermato il bonus dimenticando le famiglie, anche se monoreddito, e i figli a carico!
Inoltre, nonostante il passare degli anni, il bonus mantiene tutti i caratteri e i difetti di un provvedimento provvisorio e improvvisato:
Non ha il carattere della progressività: non spetta a chi ha un reddito fino a 8.145,00 euro; ma lo si percepisce per intero (960 euro) se si ha un reddito di 8.146,00 (un euro in più). Per questo motivo molti, soprattutto giovani, con contratti saltuari e precari, percepiscono mensilmente gli 80 euro ma, alla fine, se non totalizzano un reddito di almeno 8.146,00 euro in ragione d’anno devono restituire il bonus per intero!
E’ un bonus individuale. Quindi se in una famiglia lavorano in due o in tre, entrano due o tre bonus (1.920 o 2.880 euro); se lavora uno solo e magari con moglie e quattro figli a carico, il bonus è solo uno (960 euro).
Il bonus, come si vede, non realizza gli obiettivi del decreto che lo ha istituito; ma l’esatto contrario.