Terrorista è colui che causa stragi, morti e feriti in modo consapevole, indiscriminato e intenzionale per trarne beneficio.
Trump, decidendo che Gerusalemme è la capitale dello Stato di Israele, ha compiuto un atto terroristico.
E’ consapevole infatti che la sua decisione causerà conflitti la cui portata non è prevedibile ma che sicuramente produrranno lutti e rovine.
Un po’ di storia.
La questione di Gerusalemme risale a quando la città fu occupata dagli Israeliani durante la Guerra dei Sei Giorni (1967). Da allora è diventata uno dei nodi del processo di pace. Gerusalemme ha un significato simbolico eccezionale per le tre religioni monoteiste: cristiana, ebraica e musulmana. In particolare, i palestinesi rivendicano la zona di Gerusalemme Est dove si trova la Moschea di al Aqsa, uno dei luoghi sacri più importanti dopo la Ka’ba nella Mecca. La maggior parte dei Paesi membri dell’ONU e delle organizzazioni internazionali non riconosce l’annessione a Israele di Gerusalemme, tanto che la maggior parte delle ambasciate sono a Tel Aviv.
Il gesto di Trump complica il processo di pace, aiuta gli estremisti e crea instabilità in tutti i Paesi del Medio Oriente. Valga per tutti l’esempio della Giordania in cui metà della popolazione è palestinese e che vive già una grande difficoltà perché con una popolazione di 10 milioni di abitanti ha dovuto accogliere 800.000 profughi dalla guerra siriana.
Gli estremisti fanno riferimento all’Iran così che il conflitto dentro gli Stati rischierà poi di diventare un conflitto tra Stati.
Non sono tra quelli che pensano che Trump sia uno sprovveduto o uno sciocco, così come non ho mai sopportato la ridicolizzazione di Mussolini, Hitler. Né credo che la scelta del Presidente USA sia stata fatta per accontentare i suoi elettori evangelici.
Penso invece che l’intervento destabilizzante in Medio Oriente faccia il paio con la pericolosa gestione della crisi del Pacifico e in particolare della Corea del Nord: una politica muscolare e di riarmo che nasconde il declino economico e di influenza geopolitica della potenza americana.
Un atto di consapevole brutalità che causerà lutti e rovine.
di Angelino RIGGIO
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