ANCHE SE NON SI HA NULLA DA DIRE
Oggi più che mai è importante essere presenti. Farsi vedere. Ogni minuto della nostra vita lo riempiamo di momenti privati che inviamo ad amici, conoscenti ed a insigni sconosciuti. Lo inseriamo in Facebook o WhatsApp, convinti di avere fatto la nostra buona azione quotidiana. Certi che tutto il mondo viva in trepida attesa del nostro capolavoro. I nostri interlocutori gli daranno, se va bene, uno sguardo distratto accompagnando il nostro capolavoro con la ricorrente colorita espressione: “che palle!”.
Pensate che uno dei geni più importanti della nostra cultura del XX secolo, Charlie Chaplin, l’aveva già previsto con un cortometraggio del 1914 (Kid Auto Races at Venice).
Ricordiamoci che Chaplin ha descritto l’alienazione del lavoro (“Tempi Moderni”), la povertà ed il capitalismo moderno in tanti suoi film (“La Febbre dell’oro”, “Il vagabondo”, ad esempio), la solidarietà e la famiglia fondata sull’ amore e non sulle convenzioni (“Il monello”), il nazismo (“Il grande dittatore”), ecc.
Non sarebbe poi male ogni tanto vedere qualche suo “vecchio” film.
Vediamo intanto la società dell’apparire secondo Chaplin:
di Gianni ZANIRATO