Donald Trump incontra studenti e insegnanti dopo il massacro di San Valentino in Florida (AFP PHOTO)
Pubblicato il: 22/02/2018 07:51
Armare gli insegnanti per reagire in caso di attacco in una scuola. E’ l’ipotesi al vaglio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per evitare stragi come quella del giorno di San Valentino in una scuola di Parkland, in Florida, cui sono morte 17 persone. “Capisco che è un’ipotesi controversa, ma siamo qui per ascoltare” ha detto il leader Usa durante un incontro alla Casa Bianca con studenti, docenti e genitori del liceo Douglas.
IPOTESI – “Una zona senza armi, per un maniaco, è un invito a entrare e attaccare perché sono tutti codardi. Ma se ci fossero degli insegnanti capaci di usare le armi da fuoco, questi potrebbero mettere fine all’attacco molto velocemente” ha affermato Trump, aggiungendo che questo “varrebbe solo per quei i professori che hanno frequentato un addestramento speciale”.
LIMITI ETA’ – Il presidente ha anche appoggiato le richieste per migliorare i controlli sui detentori di armi o potenziali tali. “Saremo molto duri sulle verifiche di background e porremo un’enfasi molto forte sulla salute mentale” ha detto, menzionando anche la possibilità di alzare i limiti di età per l’acquisto di armi. “Ascoltiamo, poi ci mettiamo subito al lavoro. E non solo a parole come in passato – ha affermato – lo risolveremo”.
LO SCERIFFO – La proposta sugli insegnanti armati ha ricevuto l’immediata bocciatura dello sceriffo della contea di Broward. “Non credo che gli insegnanti debbano essere armati, credo che debbano insegnare” ha detto Steve Israel.
DIBATTITO – “Questo è esattamente quello che è sbagliato in questo Paese, abbiamo persone a Washington, deputati, senatori che dicono agli insegnanti quello che devono fare senza chiederlo a loro” ha continuato lo sceriffo, intervenuto al dibattito pubblico trasmesso la notte scorsa dalla Cnn da Tallahasse sulla questione delle armi, a cui hanno partecipato i ragazzi e i familiari delle vittime della scuola di Parkland.
RUBIO – Anche il senatore repubblicano Marco Rubio, che è stato attaccato durante il dibattito dagli studenti per i suoi legami con la Nra, la lobby delle armi, si è detto contrario all’idea di armare gli insegnanti, affermando che vi sono alcuni “problemi pratici”.
Articolo proposto da Gianni Zanirato
COMMENTO
Non trovo le parole.
Sono nauseato. Amareggiato. Ancora incredulo.
Non credevo possibile che qualcuno potesse arrivare a pensare queste pazzie. Ma arrivando dal guerrafondaio Trump…
I produttori di armi hanno finanziato la campagna elettorale di Trump è ovvio che lui debba ricambiare il favore. Pensiamo a quante armi in più dovrebbero essere costruite e comprate per armare gli insegnanti? Sarebbe sicuramente tra i boom di vendite tra le più alte della storia dell’ umanità, togliendo quelle in tempo di guerra.
Sarà incaricato lo Stato a distribuire gratis le pistole? Al direttore della scuola diamo almeno una mitragliatrice?
Mi manca tanto Barack Obama.
di Gianni ZANIRATO