CORONAVIRUS: RESPONSABILITA’ PREGRESSE

Ore 18 di ogni sera. Il capo della Protezione Civile riassume quello che è ormai diventato un bollettino di guerra: contagiati (ospedalizzati e non, in terapia intensiva e non), morti, guariti. Un disastro! I Telegiornali si avvalgono delle autorevoli opinioni di medici e scienziati le cui conclusioni convergono drammaticamente: non ci sono cure certe, un vaccino è lontano e non vi è altro da fare che limitare le uscite da casa allo strettissimo necessario. Evitare assolutamente i contatti ravvicinati con altre persone.

E’ anche naturale la presenza costante dei governatori (e loro assessori) delle regioni più colpite. E finché continuano a chiedere misure più restrittive al fine di contenere il contagio, mi trovano in pieno accordo (gli Italiani non sono i Cinesi e nemmeno i Coreani, ed è più complicato far rispettare le regole, in particolare di questa portata…). Condivido anche, e non potrebbe essere altrimenti vista l’oggettività della cosa, le loro preoccupazioni per la scarsità dei mezzi disponibili: medici, infermieri, sale di rianimazione, mascherine, tamponi e quant’altro. Ciò che non condivido, anzi rifiuto categoricamente, è l’attribuire la responsabilità di tutto ciò ad inerzie o incapacità governative. I signori di cui sopra non possono non conoscere i reali motivi per cui si è giunti a questo stato di cose. I tagli alla sanità, alla scuola, all’Università sono i risultati dell’operato di quei politici che hanno difeso, se non favorito, gli evasori fiscali perché ottimi elettori.

Sarei anche curioso di conoscere l’opinione di coloro che li hanno votati, ora che mancano i soldi per sostenere questo bene primario (magari avendone un bisogno impellente). Qualche anno fa un ministro (economista di chiara fama) dichiarando che le tasse sono cosa buona e giusta perché necessarie a finanziare sanità, scuola e beni primari, venne letteralmente lapidato da certi organi di informazione e da buona parte del popolo. Le regioni più coinvolte (che scherzo del destino…) si reggono sui voti di molte categorie, diciamo “sospette”: partite IVA, liberi professionisti, media e piccola industria; ma per i loro governatori le responsabilità sono da ricercarsi nel governo centrale.

Per chiudere, una provocazione: proporrei allo Stato di ritirare la tessera sanitaria a tutti gli evasori fiscali accertati, restituendola loro solo al pagamento del debito!

di Fulvio Zampedri

2 comments Add yours
  1. La tua “provocazione” esprime il pensiero di tutti coloro che pagano le tasse. Se tutti avessero pagato quanto dovuto, oggi avremmo più ospedali, più medici e paramedici, meno morti. Ogni evasore dovrebbe essere processato per omicidio premeditato.
    Gianni Zanirato

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