BLITZ POLIZIA, INDAGATI 8 NO VAX: NEL MIRINO LA MANIFESTAZIONE A ROMA. PM: “VOLEVANO CONDIZIONARE GOVERNO”

Perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di appartenenti al gruppo Telegram “I guerrieri”: 8 indagati per istigazione a delinquere aggravata

Si stavano preparando per organizzare violenze e aggressioni alla manifestazione No Green Pass a Roma prevista per l’11 e il 12 settembre.

Otto persone residenti i sei città sono indagate dalla procura di Milano per istigazione a delinquere aggravata, e nel corso della mattinata sono state oggetto di perquisizioni.

Utilizzavano per i loro piani la chat Telegram ‘I guerrieri’.

“Noi quando andiamo a Roma i primi che dobbiamo colpire sono i giornalisti. Sono da fare fuori”, è uno dei messaggi scritti dagli otto  “I
“guerrieri” che invitavano a “usare le molotov” (che non risulta possedessero) per “far saltare i furgoni delle tv”.

Secondo quanto riferito in Questura a Milano, “per la stampa, ritenuta asservita al regime, avevano un vero e proprio odio”.

Gli altri bersagli da colpire erano le forze dell’ordine e i “Palazzi del potere” a cui contestano di portare avanti un “disegno di sistema del dominio”.

Il blitz della Polizia di Stato è scattato all’alba: 8 perquisizioni solo a Milano, e diverse altre tra Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia.

Le “azioni violente” che stavano programmando, anche con l’uso di armi, erano “tese a mutare o condizionare la politica governativa e istituzionale in tema di campagna vaccinale”: lo scrivono il capo del pool antiterrorismo di Milano Alberto Nobili e il pm Piero Basilone nei decreti di perquisizione.

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Alcuni di loro in chat manifestavano l’intenzione di acquistare armi e avevano anche telefonato ad alcune armerie per avere informazioni sull’acquisto di tirapugni da usare contro le forze dell’ordine, non sapendo che si tratta di un arma vietata.

Durante le perquisizioni sono state trovate armi di vario genere, katana, sciabole, coltelli, spray al peperoncino, sfollagente.

Tra gli indagati (incensurati, senza alcuna appartenenza politica, di età compresa tra i 46 e i 52 anni, ad eccezione di un 33enne), un ex indipendentista veneto titolare di porto d’armi, un dipendente di grande magazzino, un cassaintegato, un dipendente di una azienda di grande ristorazione, un custode.

Le indagini sono partite dagli amministratori della chat Telegram per poi risalire ai profili dei partecipanti.

La frangia No Vax, che aveva intenzione di costruire rudimentali ordigni “fai da te” e di approvvigionarsi di coltelli per colpire a una manifestazione No Vax a Roma sabato prossimo, era composta da 5 donne e 3 uomini.

Sono state definite come “molto determinate e arrabbiate” le 5 donne.

Nel mirino “obiettivi istituzionali”

Oltre all’intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale sabato prossimo – riferisce, in una nota, la Questura di Milano – gli indagati avrebbero incitato gli altri membri del gruppo Telegram a realizzare azioni violente nelle rispettive province di residenza “contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell’Esecutivo, come quella, poi annullata, prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza“.


I membri della frangia avrebbero inoltre avuto “l’effettiva intenzione di realizzare una riunione preparatoria in vista dell’appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell’occasione”.

Nel gruppo ‘I guerrieri’, annota la Polizia, “vengono progettate azioni violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle manifestazioni No Green Pass organizzate su tutto il territorio nazionale”.

COMMENTO:

Un vecchio proverbio dice: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

I no Vax dovrebbero meditare su questo pensiero che ci hanno lasciato i nostri nonni.

Attenzione, l’estrema destra ( e non solo) sta cercando nuovi spazi con vecchi metodi.

Gianni ZANIRATO

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