È diventato virale questo video girato il 29 ottobre all’interno della facoltà di musica dell’università di arte di Teheran.
Un gruppo di giovani intona l’Inno della libertà, una reinterpretazione del famoso inno cileno El Pueblo Unido Jamás Será Vencido, composto nel 1970 da Sergio Ortega.
Il canto è strettamento legato al movimento Unidad Popular e alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende.
Questo riadattamento è diventato un simbolo delle proteste in Iran e riflette i temi delle attuali proteste: “Donna, Vita, Libertà”. L’identità dei membri del coro non è stata rivelata.
COMMENTO:
Le canzoni di lotta per la libertà e la democrazia non appartengono ad un solo gruppo ma all’intera umanità.
“El pueblo Unido” è stata una delle più belle canzoni della mia giovinezza cantato dai giovani democratici di tutto il mondo, come “Bella ciao”.
Facciamo conoscere a tutti queste canzoni e cantiamole insieme a tutti i popoli oppressi.
W i ragazzi Iraniani!!!
W tutti coloro che combattono per la libertà e la democrazia.
Gianni ZANIRATO
È un inno bellissimo. Ricordo le manifestazioni, le piazze piene di giovani che lo cantavano, ricordo le migliaia e migliaia di cartoline di ” habeas corpus”, inviate dai democratici di tutto il mondo per avere notizie delle centinaia e centinaia di “desaparecidos”…… non servirono a nulla.
Oggii assisto impotente, con le lacrime agli occhi, all’esibizione, da parte delle autorità iraniane, di giovani corpi che penzolano nel vuoto…..pensavo che questa splendida “canzone” sarebbe rimasta un ricordo legato a momenti tragici e terribili del passato….e, invece, la storia si ripete, drammaticamente uguale: giovani donne e giovani uomini continuano a morire per la libertà. Vorrei vivere in un mondo migliore. Ormai so che rimarrà un desiderio e piango con le madri iraniane.