Era il pomeriggio del 12 aprile, giovani neofascisti sfilarono verso la prefettura per prendersi la città e una bomba uccise il poliziotto Antonio Marino.
Tra gli indagati, poi prosciolti da tutte le accuse, l’attuale presidente del Senato e suo fratello Romano, assessore regionale.
Il più grande, Ignazio, sfilò verso la Prefettura insieme ai vertici del partito, e le foto di quel giorno li ripresero tutti in corso Monforte, uno sotto braccio all’altro, a passo marziale: Franco Servello e Franco Petronio – che del Msi milanese erano i capi – insieme a Massimo Anderson, il vice di Almirante salito da Roma, e poi Ciccio Franco (il leader del “Boia chi molla” a Reggio Calabria) e i giovani: Mario De Andreis, Nestore Crocesi e appunto lui, Ignazio La Russa, capo del Fronte della Gioventù, con la stessa silhouette luciferina ripresa da Marco Bellocchio in Sbatti il mostro in prima pagina.
COMMENTO:
Ecco chi era il nostro presidente del Senato Romano La Russa!!!!
Vogliamo svegliarci?
Vogliamo capire da quale feccia il governo Meloni e’ composto?
Li attendiamo in piazza il 25 aprile? Peccato sono tutti impegnati…
Quest’anno probabilmente il 25 aprile è arrivato troppo velocemente ed i nuovi governanti non hanno fatto in tempo a mettersi il fez e la camicia nera.
Da parte mia W IL 25 APRILE e W la Resistenza.
Gianni ZANIRATO