LA DESTRA CHE CI GOVERNA

TORINO, 1 MAGGIO 2022 CORTEO

La destra che ci governa, fortemente identitaria e con nostalgie pericolose, boicotta il 25 Aprile, scimmiotta il lavoro, mentre deride la festa del 1° Maggio.

Con gli strumenti che possiede (televisioni private a livello nazionale) ci orienta ogni giorno come vuole, la tv pubblica controllata rimane nel binario, e talk-show politici, con giornali al loro servizio, fanno il resto.

Hanno promosso una guerra molto redditizia in termini elettorali, tra poveri, per distogliere l’attenzione dai veri problemi.

Hanno fatto credere che i problemi dell’italia sono i migranti, i deboli percettori di reddito di cittadinanza, i disperati, i diversi.

A cadere nell’inganno, sono altri poveri, perché è più facile raccogliere consensi con falsi problemi, diffusi ad arte, piuttosto che fare una corretta ed onesta informazione.

Così noi continuiamo ad essere burattini, che permettiamo di farci manovrare con argomenti emozionali.

La stragrande moltitudine dei ceti popolari ha la possibilità di difendere e migliorare la propria condizione solo con una politica di SINISTRA, se vince la destra, è perché questa moltitudine che ha i numeri per vincere, si astiene, o peggio ancora si volta dall’altra parte.

Impariamo a pensare con la nostra testa, riconoscendo la nostra APPARTENENZA, o ci fotteranno sempre, e pretendiamo che la SINISTRA faccia la SINISTRA

Giuseppe POGGIONI

3 comments Add yours
  1. Analisi chiara che osserva con precisione ciò che ci accade sia nella vita sociale che politica che sembra rispecchiare il piano di rinascita democratica di Gelli ma siamo così addormentati dai masmedia che non riusciamo più a distinguere la verità sono molto contento che il prof Poggioni sia riuscito a chiarire e a dare stimoli di attenzione sia politica che sociale a ciò che sta accadendo.

  2. Il problema nasce da lontano,da quando si è fatto terra bruciata della partecipazione,il cittadino doveva essere spettatore dello spettacolo e non attore . Il tutto è continuato con la mortificazione della scuola. L’informazione asservita al potere e portatrice del pensiero unico, il pensiero del potere. Lo spirito critico è piano piano scomparso, il popolo nella sua ,quasi totale maggioranza è diventato sottoproletariato, come descrive in maniera efficace Pier Paolo Pasolini, il sottoproletario vuole assomigliare,essere simile al padrone,non avendo una coscienza sociale. La canzone “contessa” descrive in maniera esemplare questo fenomeno. I social hanno completato l’opera di distruzione culturale,di rapporti sociali,di confronto e i partiti che avevano un filo importante di aggregazione e di confronto,sono diventati liquidi,come è liquida questa società. Gli intellettuali che hanno un ruolo fondamentale in ogni società,hanno perso il loro ruolo, perché hanno preferito essere asserviti al potere e hanno dimenticato il libero pensiero.L’arroganza ,il culto dell’ignoranza,hanno sostituito i valori fondamentali in una società.Sono pessimista con questo andazzo non c’è futuro.

  3. Spesso nella storia si arriva a chiedersi “che fare?”
    Siamo ad un punto della storia dove è indispensabile prendere posizione, dove le alchimie non servono più.
    O di qua o di là. La scelta oggi in Italia è come quella dei ragazzi del 25 aprile di tanti anni fa: “O con il Fascismo o con la libertà”. Nessun inciucio.
    Mi entrano nella testa le parole di Antonio Gramsci: “Odio gli indifferenti”. Ora come allora occorre scegliere. Bisogna dire con chiarezza da che parte stare. Non servono le vie contorte. Serve scegliere. O democrazia o dittatura mascherata. Troppi stanno aspettando: “Voglio vedere cosa farà questa destra, li abbiamo provati tutti, ora proviamo anche questi”. Attenzione, questo qualunquismo intende portare indietro le lancette della storia. Per me o si rispetta senza “se” e senza “ma” la nostra Costituzione nata dalla Resistenza oppure si è dalla parte dei fascisti.
    Troppi segnali del nuovo governo indicano, senza dubbio, che siamo ad una nuova svolta di una vecchia politica che ha rovinato il mondo intero.
    VIVA LA RESISTENZA
    VIVA LA NUOVA RESISTENZA
    Gianni ZANIRATO

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