La Scuola di Formazione politica in dieci anni di attività ha raggiunto importanti risultati.
- Ben tre su sette degli assessori della attuale Giunta Comunale sono stati allievi della sfp, come lo è stato il Sindaco di Gassino, il capogruppo PD nel Consiglio Comunale di Beinasco, il Presidente della Pro Loco, ex Consigliere UDC, di Candiolo, ecc.
- La sfp ha avuto un ruolo non secondario nella “rivoluzione politica” a Nichelino in cui vecchi potentati nel PD, partito di maggioranza relativa in Comune, sono stati sconfitti per ben due volte in due anni da un gruppo che ha riaffermato la supremazia della militanza e rifiutato l’idea di un partito basato sulle tessere che può essere infiltrato da elementi di destra (in Sicilia sono entrati gli uomini di Totò Cuffaro) o scalato da chi abbia forze e risorse ingenti (perfino da organizzazioni criminali come è avvenuto in molti luoghi e come potrebbe avvenire con la mafia di Totò Riina).
- Dalla sfp è nata l’Associazione “Amici del Cammello” con importanti spin off come la Libreria Il Cammello, il Circolo della Poesia, il Laboratorio di Lettura, il Readers’ Corner e altre iniziative che contribuiscono in modo rilevante alla crescita della coscienza critica e della cultura.
La sfp era nata per contrastare l’idea negativa della politica (solo il 4% degli italiani riteneva i Partiti cosa buona e utile) e riaffermarne i fondamentali. Per questo la sfp non era e non è legata ad alcun partito ma ha come unica discriminante la Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza.
Non ci siamo mai preoccupati più di tanto del numero di partecipanti alle lezioni (anche se con oratori famosi come Don Ciotti, Caselli, Zagrebelski, Guariniello, ecc. abbiamo avuto più di 300 presenze) ma di tre cose fondamentali: qualità, continuità, pubblicità consapevoli che un processo formativo può avvenire solo in un tempo lungo e su solide basi politiche, storiche, ideali, riaffermando quello che Tommaso Padoa Schioppa definiva la vista lunga..
Per questo ci siamo occupati poco dei temi quotidiani e locali. Oggi diamo vita a “Piazza Di Vittorio”, un luogo virtuale dove affrontare anche questi temi non allo scopo di darne notizia ma per esaminarne le implicazioni generali, la storia, il contesto, gli sviluppi. “Piaaza Di Vittorio” sarà un luogo aperto a osservazioni, critiche e contributi dove le opinioni saranno messe a confronto in modo sincero e approfondito. Saranno quindi banditi i “mi piace”, gli insulti e le affermazioni ovvie o di facile consenso di face book e twitter. Non abbiamo nessuna intenzione di imitare “Lo spiffero” perché non ci interessano, personalismi, dietrologie e tatticismi. Oltre a contributi individuali, mai più di una cartella, ospiteremo video, poesie, canzoni, segnalazioni di appuntamenti, seminari, articoli, libri o trasmissioni che possano favorire il processo di approfondimento politico.
Dieci anni fa ci siamo fatti carico di costruire la sfp, oggi lanciamo a Nichelinesi e non (il web ci permette di superare ancora più facilmente l’angusto spazio daziario) questa nuova sfida.